Valutazione bitcoin

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Author: Admin | 2025-04-28

Attività i) che sono detenute per la vendita, ii) che sono impiegate nei processi produttivi per la vendita, iii) sotto forma di materiali o forniture di bene da impiegarsi nel processo di produzione o nella prestazione di servizi. In ambito crypto, viene subito in mente il classico esempio della società di trading, la quale dovrà quindi classificare queste attività tra le rimanenze e valutarle (eccezionalmente) al fair value less cost of sell.Se invece l’attività non è classificabile tra le rimanenze (per esempio perché detenuta a scopo di investimento), andrà sempre classificata come attività immateriale, definita dallo IAS 38 attraverso le seguenti caratteristiche:identificabile: cioè separabile e/o derivante derivante da diritti contrattuali o altri diritti legalmente riconosciuti. Un’attività è separabile se può esse separata o divisa dall’entità che la possiede e quindi venduta, trasferita, concessa in licenza ecc.non monetaria: cioè senza alcun diritto di ricevere (od obbligo a trasferire) moneta; priva di sostanza fisica: intangibile.La caratteristica più border line è sicuramente l’asserita natura non monetaria delle criptovalute; il gioco è quasi tutto lì (infatti vedremo più avanti cosa ne pensa a riguardo l’Agenzia delle Entrate italiana).La classificazione delle criptovalute tra le attività immateriali comporta la rilevazione iniziale delle stessa al costo, e la valutazione successiva a scelta tra:Il metodo del costoIl metodo della rideterminazione del valoreIl metodo del costo prevede la classica valutazione al costo al netto di ammortamenti e perdite di valore. Nel caso delle criptovalute, essendo la vita utile delle stesse indefinita, non si dovrà procedere con l’ammortamento, ma si dovrà solo effettuare impairment test. periodico. Quindi, in definitiva, la valutazione sarà effettuata al costo al netto di eventuali perdite di valore.Il metodo della rideterminazione del valore prevede invece la valutazione al fair value al netto di ammortamenti e perdite di valore. In questo caso, la differenza sostanziale sta nella possibilità di utilizzare, al posto del costo, il fair value, il quale consente di aggiornare periodicamente il valore dell’attività in base a quello che più si avvicina al valore di mercato (il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Per approfondire vedere IFRS 13). L’applicazione di tale metodo è infatti possibile quando vi è la presenza di un “mercato attivo” dell’attività immateriale (come potrebbe essere nel caso del Bitcoin). Valgono le stesse

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